Nuova Riveduta:

Atti 7:7

Ma io giudicherò la nazione che avranno servita", disse Dio; "e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo".

C.E.I.:

Atti 7:7

Ma del popolo di cui saranno schiavi io farò giustizia, disse Dio: dopo potranno uscire e mi adoreranno in questo luogo.

Nuova Diodati:

Atti 7:7

Ma Dio aggiunse: "Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo ciò, essi usciranno e mi serviranno in questo luogo".

Riveduta 2020:

Atti 7:7

Ma io giudicherò la nazione alla quale avranno servito', disse Dio; 'e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo'.

La Parola è Vita:

Atti 7:7

"Ma io punirò la nazione che li terrà schiavi", aveva aggiunto il Signore, "Dopo di ciò, il mio popolo tornerà in questa terra, e qui mi adorerà".

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 7:7

Ma io giudicherò la nazione alla quale avranno servito, disse Iddio; e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo.

Ricciotti:

Atti 7:7

Ma disse pure: - Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo la prova usciranno, e serviranno a me nel luogo mio. -

Tintori:

Atti 7:7

Ma la gente a cui avran servito la giudicherò io, disse il Signore, e dopo questo usciranno e mi serviranno in questo luogo.

Martini:

Atti 7:7

E la nazione, di cui sarà stata schiava, la giudicherò io, disse il Signore: e dopo queste cose usciranno, e serviranno a me in questo luogo.

Diodati:

Atti 7:7

Ma, disse Iddio, io farò giudicio della nazione alla quale avranno servito; e poi appresso usciranno, e mi serviranno in questo luogo.

Commentario abbreviato:

Atti 7:7

Capitolo 7

La difesa di Stefano At 7:1-50

Stefano rimprovera i Giudei per la morte di Cristo At 7:51-53

Il martirio di Stefano At 7:54-60

Versetti 1-16

Stefano è stato accusato di essere un bestemmiatore di Dio e un apostata dalla Chiesa; perciò dimostra di essere un figlio di Abramo e di tenerne conto. I passi lenti con cui la promessa fatta ad Abramo è stata realizzata mostrano chiaramente che aveva un significato spirituale e che la terra prevista era quella celeste. Dio possedeva Giuseppe nelle sue difficoltà ed era con lui con la forza del suo Spirito, sia sulla sua mente dandogli conforto, sia su coloro a cui si rivolgeva, dandogli favore ai loro occhi. Stefano ricorda ai Giudei il loro inizio meschino, per impedire loro di vantarsi delle glorie della nazione. Così come ricorda la malvagità dei patriarchi delle loro tribù, che invidiavano il loro fratello Giuseppe; e lo stesso spirito operava ancora in loro nei confronti di Cristo e dei suoi ministri. La fede dei patriarchi, nel desiderare di essere sepolti nella terra di Canaan, mostrava chiaramente che avevano a cuore il paese celeste. È bene tornare al primo sorgere di usi o sentimenti che sono stati pervertiti. Per conoscere la natura e gli effetti della fede giustificante, dovremmo studiare il carattere del padre dei fedeli. La sua chiamata mostra la potenza e la gratuità della grazia divina e la natura della conversione. Qui vediamo anche che le forme e le distinzioni esteriori non sono nulla rispetto alla separazione dal mondo e alla devozione a Dio.

Riferimenti incrociati:

Atti 7:7

Ge 15:14-16; Eso 7:1-14:31; Ne 9:9-11; Sal 74:12-14; 78:43-51; 105:27-36; 135:8,9; 136:10-15; Is 51:9,10
Eso 3:12

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